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Iniziative 25 Novembre 2019
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne, il Centro Antiviolenza Mascherona partecipa a numerose iniziative ed eventi:
  • Mercoledì 20 novembre ore 17 presso la Biblioteca Universitaria in via Balbi 44, presentazione del libro “Manifesto per la Verita” di Giuliana Sgrena con Donatella Alfonso organizzata dal Festival dell’Eccellenza al Femminile in collaborazione con il Centro antiviolenza Mascherona e l’ Ordine dei Giornalisti Liguria.
  • Giovedì 21 novembre alle ore 20:30 la nostra responsabile Manuela Caccioni interverrà all’incontro “I Diritti delle donne” presso la biblioteca di Ronco Scrivia.
  • Sabato 23 novembre parteciperemo a Roma al Corteo Nazionale Contro la Violenza sulle Donne organizzato da Non Una Di Meno.
  • Domenica 24 novembre alle ore 15 saremo al Circolo autorità Portuale in via Albertazzi per l’iniziativa “Stop alla violenza Ora!” organizzata da Donne Insieme San Teodoro e Anpi San Teodoro
  • Domenica 24 novembre alle ore 15:30 interverremo al Happening #Wall of Dolls and Art – Stop Violence #Tucomeme in piazza de Ferrari.
  • Domenica 24 novembre alle 18:30 ci sarà un nostro infopoint con il materiale informativo e i nostri gadget presso l’Arena di Albaro,
  • Lunedì 25 novembre alle ore 14 parteciperemo al convegno “I linguaggi della violenza” presso il Tribunale di Genova
  • Lunedì 25 novembre alle ore 15:30 parteciperemo all’iniziativa organizzata dall’Associazione GAU – Giovani Amici Uniti presso la sede in piazza supini 4.
  • Martedì 26 novembre organizziamo alle ore 11:30 presso la Sala della Trasparenza della Regione liguria una Conferenza Stampa per l’ Inaugurazione di Casa Elisa e presentare il progetto “Dodici Mesi contro La violenza” (more info coming soon)
  • Mercoledì 27 novembre alle ore 18 a Palazzo Ducale, Ammezzato ala est, saremo tra le relatrici del convegno “L’ultimo appuntamento chiarificatore” organizzata da ANDE Genova, Associazione Nazionale Donne Elettrici, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Mascherona.

 

Bilanci e obiettivi futuri: prosegue l’opera di cambiamento del Centro Antiviolenza Mascherona
Alla vigilia della Giornata Internazionale delle Donne e ad un anno dall’inaugurazione della nuova sede del Centro Antiviolenza Mascherona, le operatrici hanno illustrato i dati relativi alle donne accolte e ai progetti realizzati nel corso del 2018 e la campagna “#ioticredo” contro la vittimizzazione secondaria.

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#alidiautonomia. Dal 19 al 26 novembre la campagna con numero solidale 45593, sostenuta da Ermal Meta

Nella settimana della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, è possibile attraverso al numero 45593 donare 2 euro (solo con SMS da cellulare) o 5/10 euro (solo con chiamata da fisso) al progetto #alidiautonomia di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza
La campagna invita a sostenere le oltre 20.000 donne che ogni anno sono accolte dalle 80 organizzazioni della rete D.i.Re nel momento in cui lasciano il centro antiviolenza e riprendono pienamente in mano la propria vita.

Le donazioni ricevute permetteranno la realizzazione del progetto: un fondo per consentire alle donne vittime di violenza e ai loro figli e figlie in uscita dalle case rifugio di completare il percorso verso la piena autonomia nel medio-lungo periodo.

Il progetto è destinato a donne con particolari difficoltà economiche, e mette a disposizione un contributo per affrontare spese essenziali – le mensilità anticipate per l’affitto di una nuova casa, l’acquisto di mobili e utensili – ma anche le attività sportive e ricreative per bambini e bambine affinché possano recuperare rapidamente una vita simile a quella dei loro coetanei.

Ermal Meta per #alidiautonomia
La campagna #alidiautonomia è sostenuta da Ermal Meta, che con la canzone Vietato morire ha portato il tema della violenza contro le donne al Festival di Sanremo, dando voce alla necessità di un cambiamento culturale che coinvolga tutti e tutte per contrastarla.

“Pari e differenti”: al via il progetto pilota nelle scuole primarie del Centro Antiviolenza Mascherona

Genova – Parte oggi, lunedì 19 novembre 2018, il progetto pilota “Pari e differenti: lo impariamo a scuola” realizzato gratuitamente dal Centro Antiviolenza Mascherona con gli studenti e le studentesse della Scuola Primaria G. Daneo a Genova.

Il progetto coinvolge 12 classi, con ognuna delle quali verrà svolto un incontro laboratoriale di due ore. Gli incontri sono calendarizzati nella settimana dal 19 al 23 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che sarà domenica 25 novembre.

Obiettivo principale del progetto è stimolare nei bambini/e la percezione della parità/disparità di divisione  di compiti e ruoli nelle relazioni quotidiane e riappropriarsi della libertà di esprimere la propria personalità, al di là delle attese legate al genere di appartenenza.

“Le attività da realizzare si pongono innanzitutto, come stimolo al cambiamento di prospettiva, alla partecipazione, alla messa in discussione dell’ovvio, dello stereotipo.” – afferma la dott.ssa Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza Mascherona – “Sin dalla primissima infanzia, i bambini interiorizzano all’interno dei contesti di vita di tipo familiare e/o educativo costruzioni sociali legate ai ruoli di genere con i connessi stereotipi, tuttavia sono anche pienamente capaci di de-costruire tali modelli se stimolati in questa direzione, maturando differenti percezioni.”

Il progetto vuole essere un primo passo per la presa di coscienza che sono possibili altri comportamento e relazioni fra i generi e che ci si può attivare nel proprio piccolo, a livello individuale, per poi agire a livello sociale per una società basata sul rispetto di sé e degli altri che permetta di riconoscere, accettare e valorizzare ciò che troviamo differente, altro da noi. Lavorare sul rispetto reciproco, sulle differenze/somiglianze, sulle emozioni e sull’affettività consente di comprendere come, per i bambini di questa fascia di età, tali sollecitazioni siano adeguate e comprensibili.

Educare all’affettività e alle pari opportunità in questi contesti è fondamentale: non si tratta soltanto di fornire gli strumenti per accedere concretamente a queste tematiche ma, soprattutto, di creare uno spazio in cui i bambini possano iniziare a prendere consapevolezza di sé e del mondo che li circonda e in cui gli adulti possano acquisire le competenze utili per accompagnarli in questi percorsi. È opportuno fornire a ciascun bambino la possibilità di partire dalla propria individualità per entrare nella complessità delle dinamiche di relazione con l’altro, sia comprendendo le specificità e le differenze, sia valorizzando i propri desideri e le proprie caratteristiche. L’ambiente educativo è chiamato a fornire strumenti utili al bambino per de-costruire l’ambiente sociale in cui è inserito, permettendogli di riformulare una propria visione del mondo basata sull’accettazione e sul rispetto dell’altro, soprattutto alla luce della profonda delega degli aspetti educativi alla scuola da parte delle famiglie, in questo specifico momento storico.

Il progetto aderisce alle Linee guida e al Piano Nazionale per l’educazione al rispetto pubblicate dal MIUR  il 27 ottobre 2017 in attuazione dell’art. 1 comma 16 della L. 107/2015 che recita: “Il piano triennale dell’ offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119”. Il suddetto comma dà attuazione ai princìpi fondamentali di pari dignità e non discriminazione di cui all’articolo 3 della Costituzione Italiana

 

NO Pillon: il 10 novembre l’Italia scende in piazza per fermare il ddl sull’affido condiviso

NO Pillon: il 10 novembre l’Italia scende in piazza per fermare il ddl sull’affido condiviso

 

Genova – Il 10 novembre sarà una giornata di mobilitazione nazione in tutta Italia per chiedere l’immediato ritiro  del disegno di legge presentato dal Senatore Pillon che, in tema di disciplina di separazione dei coniugi e affido dei minori, vuole apportare modifiche ritenute lesive dei diritti delle donne, delle bambine e dei bambini.

A Genova le operatrici dei Centri Antiviolenza della rete D.i.Re insieme a tante altre realtà locali hanno indetto un’assemblea pubblica di approfondimento che si svolgerà sabato 10 novembre alle ore 15:30 presso lo Spazio Comune Giardini Luzzati.

Le organizzatrici sostengono che, se verranno approvati il Disegno di legge Pillon e le eventuali integrazioni previste in altri 3 disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato, separazione e affido rischiano di diventare un campo di battaglia permanente.

I figli e le figlie diventeranno ostaggi di un costante negoziato sotto tutela mentre le donne, la parte in genere economicamente più debole delle coppie perché su di esse grava il lavoro di cura, rischiano di restare stritolate in un percorso pensato soprattutto per imporre e arricchire una nuova figura professionale, quella del mediatore familiare, disconoscendo la pervasiva violenza maschile che è causa di tante separazioni.

La mobilitazione genovese è indetta dal Centro Antiviolenza Mascherona, Centro per non subire violenza da Udi, Il Cerchio delle Relazioni Cooperativa Sociale Onlus, Gruppo Mafalda Sampierdarena, Il Circolo delle Ingrate, Casa di Quartiere di Trasta, Non Una Di Meno Genova, Associazione Usciamo dal Silenzio Genova, CGIL Liguria, CGIL Genova, Left Lab, Associazione Onlus Rainbow Pangender Pansessuale Gaynet Liguria, Casa Maternità Le Maree, Alternativa Libertaria/fdca sezione Nino Malara Genova, Associazione per un Archivio dei Movimenti, SpA politiche di donneLilith Associazione Culturale, AG-AboutGender, Associazione culturale, Arci Liguria, Arci Genova, LSOA Buridda.

 

 

Appello della mobilitazione

Il disegno di legge proposto dal Senatore Pillon sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori ci porta indietro di 50 anni e trasforma le vite degli ex coniugi e dei loro figli/e in un percorso a ostacoli.

A parole vorrebbe conciliare i loro problemi, ma di fatto crea maggiori contrasti, imponendo regole che stravolgerebbero la vita proprio di quei figli che vorrebbe tutelare. L’iniziativa legislativa mira, infatti, a ristabilire il controllo pubblico sui rapporti familiari e nelle relazioni attraverso interventi disciplinari, con una compressione inaccettabile dell’autonomia personale dei/delle singoli/e.

Diciamo NO alla mediazione obbligatoria

perché la mediazione ha come presupposto la scelta volontaria delle parti e relazioni simmetriche non segnate dalla violenza. Nella proposta Pillon, l’obbligo di mediazione viola apertamente il divieto previsto dall’art. 48 della Convenzione di Istanbul, mette in pericolo le donne che fuggono dal partner violento, oltre a generare uno squilibrio tra chi può permettersi questa spesa e chi non può perché non è previsto il patrocinio per i meno abbienti.

Diciamo NO all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori che comportano la divisione a metà dei figli/e considerati alla stregua di beni materiali. Il principio della bigenitorialità, così applicato, lede il diritto dei minori alla stabilità, alla continuità, e all’espressione delle loro esigenze e volontà, riportando la genitorialità al concetto della potestà sui figli anziché a quello della responsabilità, già acquisito in sede europea e italiana come principio del rapporto genitori/figli.

Diciamo NO al mantenimento diretto perché presuppone l’assenza di differenze economiche di genere e di disparità per le donne nell’acceso alle risorse, nella presenza e permanenza sul mercato del lavoro, nei livelli salariali e nello sviluppo della carriera.   Cancellare l’assegno di mantenimento a favore dei figli dà per scontato che ciascun genitore sia nella condizione di dare al figlio pari tenore di vita. Ciò nella maggioranza dei casi non è vero, come i dati Istat confermano. La disparità di capacità economiche dei genitori comporterà una disparità di trattamento dei figli quando saranno con l’uno o l’altro genitore.

Diciamo NO al piano genitoriale perché incrementa le ragioni di scontro tra i genitori e pretende di fissare norme di vita con conseguenti potenziali complicazioni nella gestione ordinaria della vita dei minori. Non si possono stabilire in via preventiva quali saranno le esigenze dei figli, che devono anche essere differenziate in base alla loro età e crescita. Il minore con il Ddl Pillon diventa oggetto e non soggetto di diritto.

Diciamo NO all’introduzione del concetto di alienazione parentale proposto dal Ddl che presuppone esservi manipolazione di un genitore in caso di manifesto rifiuto dei figli di vedere l’altro genitore, con la previsione di invertire il domicilio collocando il figlio proprio presso il genitore che rifiuta. E conseguente previsione di sanzioni a carico dell’altro che limitano o sospendono la sua responsabilità genitoriale. Si contrasta così la possibilità per il minore di esprimere il suo rifiuto, avversione o sentimento di disagio verso il genitore che si verifichi essere inadeguato o che lo abbia esposto a situazioni di violenza assistita.

#FermatePillon. #FermiamoPillon

Le parole giuste: presentazione a Genova
Sabato 3 novembre 2018 alle ore 17:30 presso la sede del Centro Antiviolenza Mascherona in piazza Colombo 3/7 si svolgerà la presentazione del libro “Le parole giuste. Come la comunicazione può contrastare la violenza maschile contro le donne” di Luca Martini e Nadia Somma.
Sarà presente Nadia Somma, attivista della rete Dire e blogger.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Monica Lanfranco e la Rete di Donne per la Politica.

Corso formazione per volontarie
Per partecipare inviare il cv entro e non oltre il 31 ottobre 2018 all’indirizzo mail: antiviolenzamascherona@ilcerchiodellerelazioni.it
La cooperativa sociale Il Cerchio delle Relazioni, che gestisce il Centro Antiviolenza Mascherona, organizza un corso di formazione rivolto a donne aspiranti volontarie del centro antiviolenza. Il corso è rivolto a donne di età diverse e di varie professionalità: giovani studentesse o occupate, donne adulte, pensionate, che siano interessate sia alle tematiche oggetto dei nostri interventi, ma che siano interessate soprattutto ad operare con noi in maniera continuativa e volontaria. Non si tratta di una posizione lavorativa.
Le attività di volontariato si svolgono, su turni, nell’ambito degli orari di apertura del Centro (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 15.00 – il mercoledì ed il giovedì dalle 9.00 alle 18.00)
Può partecipare al corso solo chi può assicurare un periodo medio-lungo di volontariato attivo e costante nel Centro Antiviolenza.
Le finalità del corso sono quelle di acquisire conoscenze e condividere riflessioni sulla violenza di genere, conoscere le metodologie utilizzate dai Centri per accogliere le donne che subiscono violenza, diffondere, sensibilizzare e promuovere politiche efficaci contro la violenza.
Il corso è gratuito ed avrà inizio nel mese di dicembe 2018 presso il Centro Antiviolenza Mascherona, in piazza Colombo 3/7 – Genova.
Saranno trattati i seguenti argomenti: 
 Presentazione del Centro e modalità di lavoro. Ambiti e forme della
violenza di genere;
 Stereotipi e conseguenze della violenza di genere;
 Metodologie e strumenti dell’accoglienza;
 Ascolto attivo, relazione d’aiuto, simulate (minimo 3 incontri)
 
Dopo il corso è previsto un periodo di affiancamento per la gestione dell’accoglienza telefonica delle donne vittime di violenza.
Per l’ammissione ci riserviamo di effettuare un colloquio di selezione iniziale. Dopo il corso potrà essere effettuata un’ulteriore selezione.
 
Per partecipare inviare il cv entro e non oltre il 31 ottobre 2018 alla mail: antiviolenzamascherona@ilcerchiodellerelazioni.it
FEMMINICIDIO: L’IMPEGNO DEL CENTRO ANTIVIOLENZA MASCHERONA SUL TERRITORIO

Domenica 8 aprile a Genova, nel quartiere di Sampierdarena, una donna è stata uccisa per mano del marito. Il Centro Antiviolenza Mascherona non intende restare in silenzio di fronte all’ennesimo femminicidio, ancora una volta avvenuto in un contesto familiare.

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Gallery Inaugurazione Nuova Sede Centro Antiviolenza

In occasione Giornata Internazionale della Donna, mercoledì 7 marzo 2018 il Centro Antiviolenza Mascherona ha aperto le porte della nuova sede situata nel cuore di Genova, in piazza Colombo 3/7.

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