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Laboratori scuole primarie – A.S. 2020/2021

Disegni che parlano di potere, di rispetto, di affettività, di stereotipi, di differenze e di parità: un breve video dei disegni realizzati dai bambini e dalle bambine durante i nostri laboratori nelle scuole primarie nell’A.S. 2020-2021.

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Femminicidio in via Colombo a Genova
 “Clara è stata uccisa dal suo ex compagno. Siamo sconvolte per quello che è successo a pochi passi da noi – afferma Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza Mascherona in piazza Colombo –  ma non siamo stupite. Sono già 13 le donne uccise nel nostro Paese da inizio anno. L’uccisione di Clara è un’ulteriore triste conferma di un fenomeno purtroppo sempre attuale e diffuso e che ci obbliga ancora una volta ad una riflessione e ad una assunzione collettiva di responsabilità.”

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Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato

Un dialogo su donne violentate e uomini violentatori con Carla Signoris e Nicla Vassallo

 

Interpreti: Carla Signoris (attrice) Nicla Vassallo (filosofa)
Ideazione: Nicla Vassallo
Regia: Gianni Ansaldi
Musica: Paolo Ballardini
Trucco: OcchipintiMakeup

 

Carla Signoris e Nicla Vassallo. L’attrice e la filosofa. Il loro impegno civile e umano.
Contro la violenza sulle donne, le bimbe, le ragazzine. Un video-dialogo educato, intelligente, sobrio, socratico.
In occasione del 25 novembre, giornata Onu contro la violenza sulle donne.
In occasione di ogni giorno dell’anno.

Con l’augurio che venga il tempo (chissà quando) in cui non si debba più parlare di violenza sulle donne, né di donne o di donna.

Si potrà abolire l’appartenenza al genere donna. A contare saranno gli esseri umani, le loro specifiche identità personali.
Violenza e violenze sulle donne saranno svanite.
Carla Signoris e Nicla Vassallo se lo augurano.

 

Patrocini:
Centro Antiviolenza Mascherona
Diversity
Fondazione Nilde Iotti
Io sono Alice
Terre Des Hommes
Con gli auspici di
Fondazine Onda
Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura – Genova

 

L’affermazione in corsivo nel titolo si deve al premio Nobel Èlie Wiesel

 

 

 

 

Ciao Lilly. Una grande perdita per il Centro Antiviolenza Mascherona e per tutte le donne.
Elisa Della Pergola si è spenta ieri all’ospedale San Martino di Genova dove era ricoverata per Coronavirus. “Una donna complessa, intelligente, mai banale, sarcastica, intollerante alle ingiustizie, in particolare quelle nei confronti delle donne.” Così la ricordano le socie, colleghe ma soprattutto amiche del Centro Antiviolenza Mascherona.
“Ci ha insegnato a non abbassare la guardia rispetto alla qualità dei nostri interventi con le donne e con i bambini che hanno subito violenze” affermano le socie de Il Cerchio delle Relazioni. “Vedere nei suoi occhi la fierezza di far parte di qualcosa di utile e importante per le donne, ci ha reso più forti e sempre più determinate. Continueremo a trasmettere i suoi insegnamenti alle nuove generazioni.”
Sopravvissuta alle persecuzioni nazi-fasciste, Elisa, da tutti chiamata Lilly, era bambina quando irruppero le leggi razziali che costrinsero lei e la sua famiglia a scappare e a nascondersi. Nei campi di concentramento ha perso il padre, il nonno, alcuni zii e cugini. Elisa raccontava spesso con commozione e coraggio gli anni bui della sua infanzia, convinta che fosse importante preservare la memoria passando la sua testimonianza ai/alle giovani. E a loro ha dedicato parte della sua vita, attraverso l’insegnamento nella scuola che per lei era il luogo della libertà per eccellenza, perché solo con la conoscenza si può essere liberi e libere e quindi scegliere.
Si è sempre distinta per il suo impegno per la lotta per i diritti delle donne e dei minori e per la sua instancabile attività all’interno de Il Cerchio delle Relazioni, di cui è stata fondatrice e Presidente. In oltre trent’anni, ha sostenuto centinaia di donne e, al Centro Antiviolenza Mascherona, si è dedicata fino all’ultimo ai Gruppi di Auto Aiuto perché credeva fortemente nella relazione tra donne come strumento per raggiungere la forza e l’autostima necessarie per uscire dalla violenza.
Grazie alla sua forza, passione e volontà, la Cooperativa Il Cerchio delle Relazioni è riuscita ad aprire quattro case protette per accogliere le donne e i minori, di cui l’ultima, inaugurata il 25 novembre scorso in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, porta il suo nome: “Casa Rifugio Elisa”.
Molto legata all’entroterra genovese per averla nascosta durante l’infanzia, è sempre tornata in quei luoghi portando il suo impegno e il suo entusiasmo e, insieme ai Comuni di Campomorone e Busalla che si sono fidati della sua forza e serietà, ha creato alcuni sportelli di ascolto dislocati sul territorio.
Una donna che ha lottato per la libertà di esistere, di scegliere, di avere sogni e desideri, con determinazione e orgoglio, ma anche con allegria e con quel tocco di eleganza che l’ha sempre contraddistinta.

Cara Lilly
Cara Lilly, ognuna di noi potrebbe scrivere e riportare una sfumatura diversa del tuo essere, eri una donna complessa, intelligente, mai banale, sarcastica, intollerante alle ingiustizie, in particolare quelle nei confronti delle donne.
Ci tenevi a ricordare la tua storia, la persecuzione nazi-fascista che ti ha costretto ad abbandonare per un periodo la scuola, il luogo della libertà per eccellenza, perché solo con la conoscenza si può essere liberi/e e quindi scegliere. E poi è diventato il tuo lavoro.
Hai continuato a lottare per la libertà di esistere, di scegliere, di avere sogni e desideri attraverso l’impegno al Centro Antiviolenza.
Sei diventata la nostra Presidente con grande orgoglio e entusiasmo perché come spesso ripetevi avevi la testa e la forza di una ventenne.
Protagonista di innumerevoli momenti di felicità, ironia e sarcasmo ti ricordiamo con il calice alzato per brindare alla libertà.
Antifasciste e femministe con gioia, sempre!!
A presto Lilly.
FILI, DONNE E CONNESSIONI: UN OPEN DAY PER RIFLETTERE SU QUELLO CHE IL LOCKDOWN NON HA FERMATO
La collezione di borse delle Creazioni al fresco, una rassegna fotografica sul lavoro femminile del Centro Antiviolenza Mascherona e un video racconto sulle donne che non si sono mai fermate: in Vico Angeli 21, il 17 luglio.

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Ripresa colloqui in presenza

Da oggi, mercoledì 10 giugno riprendono i colloqui in presenza presso il Centro Antiviolenza Mascherona di Genova, in piazza Colombo 3/7, gestito dalla Cooperativa Sociale Il Cerchio delle Relazioni. Read More “Ripresa colloqui in presenza”

Violenza sulle donne: a Genova 4 case per la quarantena

Quattro genovesi aprono le porte delle loro case per ospitare le donne che fuggono da situazioni di violenza.  Si tratta di case vacanza che, attraverso la rete Non Una di Meno Genova, sono state messe a disposizione del Centro Antiviolenza Mascherona.

“Non sono nuove case rifugio – specifica Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza di piazza Colombo 3/7 – ma appartamenti attivati sulla base delle disposizioni previste dall’Accordo Ministeriale del 24 marzo 2020. In questi appartamenti  le donne possono trascorrere il periodo di quarantena prima di essere accolte nelle case rifugio vere e proprie per accertarsi della loro negatività al tampone.”

Le case per la quarantena sono state reperite grazie al lavoro della rete Non Una Di Meno Genova, che è parte di un movimento femminista internazionale con lo scopo di contrastare la violenza di genere in ogni sua forma. Ne fanno parte storiche associazioni femministe, centri antiviolenza e soprattutto singole donne di diverse età e con un diverso background. “Siamo da sempre vicine al Centro Antiviolenza Mascherona e in questo momento ci è sembrato importante dare un contributo concreto. – affermano le attiviste di Non Una Di Meno – Sapevamo che cercavano case per permettere alle donne di trascorrere la quarantena e abbiamo lanciato un appello alla nostra rete di contatti”. Grazie a questo appello, quattro proprietari/e di appartamenti collocati in quartieri differenti della città hanno deciso di metterli a disposizione. Un atto di generosità fatto da persone già sensibili alla tematiche che nel corso degli anni hanno partecipato alle tante iniziative che Non Una Di Meno Genova ha realizzato sul territorio.

Le case e i nomi dei proprietari rimarranno segreti per tutelare la sicurezza delle donne ospitate.

“Siamo davvero contente di tutta questa solidarietà. – conclude Manuela Caccioni – Quando finirà questo periodo di emergenza sanitaria ci piacerebbe ringraziare pubblicamente chi ha aperto le porte del proprio appartamento alle donne seguite dal nostro Centro”.

 

 

5xMille: Contro la violenza sulle donne, mettici la firma!

Dona il tuo 5xMille al Centro antiviolenza Mascherona per sostenere le donne che vogliono uscire dalla violenza.

Nel modulo della dichiarazione dei redditi (730, CUD, Unico), trovi un riquadro per il 5 x 1000:
Firma nel primo riquadro a sinistra “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, ecc”.
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Il lockdown non ha fermato la violenza: i nostri dati

Genova – A due mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, la convivenza forzata ha aggravato la situazione delle donne che subiscono violenza. Dopo un primo periodo di calo delle richieste di aiuto, al Centro Antiviolenza Mascherona il telefono ha ricominciato a squillare incessantemente. Read More “Il lockdown non ha fermato la violenza: i nostri dati”